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Rischio trombosi dopo il vaccino. Quali esami per sapere se si è a rischio.

Immagine del redattore: MedicLab- Dr. R. Di SantoMedicLab- Dr. R. Di Santo

Quali sono gli esami da eseguire prima della vaccinazione evitando così il rischio trombosi? Ecco un piccolo vademecum: in ogni caso, è fondamentale seguire le indicazioni del proprio medico curante.


La maggiore preoccupazione degli italiani, adesso, è non finire tra le statistiche dei rarissimi casi di trombosi dopo la somministrazione di un vaccino anti Covid-19, AstraZeneca o altro che sia.


Quelle documentate dal terzo Rapporto Aifa (qui il nostro pezzo), però, si sono tutte verificate a causa del siero anglo-svedese e sono in totale 11, di cui quattro decessi. È vero che il rischio è minimo, infinitesimale, ma avendo ormai appurato il nesso causa-effetto sarebbe bene che ogni singolo paziente facesse una valutazione accurata con il proprio medico (anamnesi) che lo aiuterà a scegliere quale vaccino è più adatto. "La situazione deve essere valutata dal medico che conosce il paziente. Ci sono alcuni test che si possono fare, anche costosi. Sono test tromboembolici con un costo ticket di circa 300 €.


Veniamo ad AstraZeneca: è consigliato agli Over 60 ma non è nemmeno sconsigliato agli Under 60, ciò significa che teoricamente va bene per tutti ma sempre con il controllo medico. In ogni caso, il rischio di eventi trombotici rimane minimo e se si mettono a confronto quante trombosi venose dà una sigaretta e quante sono state provocate dai vaccini, non c'è paragone. Detto questo, è vero che nel nostro Paese non si può ancora scegliere il vaccino (come avviene, ad esempio, in Serbia), ma se si è predisposti per una patologia sarà il proprio medico che dovrà necessariamente indirizzare la vaccinazione verso un siero piuttosto che un altro. Sono diversi i vaccini, quelli vettoriali (Astrazeneca e J&J) e a RNA messaggero. Il problema è che il medico deve fare una anamnesi accurata. Deve capire se il paziente può fare il vaccino e se ci sono delle controindicazioni cliniche (ovvero se ha delle patologie, sintomi o terapie che possono favorire la trombosi). Il medico dovrà decidere anche sulla base di analisi e test. Non può essere presa in considerazione solo l'età o l'esposizione al rischio, ma è necessaria l'analisi clinica.


Analisi del sangue utili in caso di Trombosi venosa:

- antitrombina.

- tempo di protrombina INR.

- tempo di tromboplastina.

- proteina C attivata.

- test del D-Dimero.



Esami per la trombofilia


Anticorpi anticardiolipina (anti-cardiolipina, anti-beta2glicoproteina e lupus anticoagulant): Rileva la presenza di uno o più anticorpi utile in caso di episodi trombotici e/o aborti ricorrenti utile per la diagnosi della sindrome da anticorpi antifosfolipidi


Attività dell’Antitrombina (III): utile in episodi trombotici ricorrenti; rileva una carenza ereditaria o acquisita. La bassa attività di ATIII può aumentare il rischio di trombosi. La diminuzione della produzione o l’aumento dell’uso dell’antitrombina può aumentare il rischio di trombosi.


D-dimero: rileva e misura i livelli di un prodotto della degradazione della fibrina, usato per rilevare e valutare la presenza di coaguli. Se elevato, indica una recente attività coagulante; può aumentare in caso di tromboembolismo o coagulazione intravascolare disseminata (CID)


Mutazione del Fattore V Leiden (può includere il test della resistenza alla proteina C attivata)

Identifica una mutazione genetica responsabile della formazione di un Fattore V resistente alla degradazione operata dalla proteina C. In caso di sospetto di trombofilia ereditaria per episodi trombotici ricorrenti. La presenza della mutazione aumenta il rischio di trombosi


Fibrinogeno Test che misura la funzionalità e la quantità di fibrinogeno. Se basso, indica la diminuzione della produzione o l’aumento del suo uso; può essere elevato in corso di infiammazione (è una proteina della fase acuta).


aPPT (tempo di tromboplastina parziale attivata) Test funzionale che misura il tempo necessario alla formazione del coagulo dopo l’aggiunta di un particolare reagente

monitoraggio della terapia anticoagulante; l’aumento suggerisce la necessità di ulteriori test; potrebbe indicare la presenza di inibitori aspecifici (come del lupus anticoagulant)


Omocisteina: valutazione di trombosi venose e arteriose ricorrenti. Se elevata, aumenta il rischio trombotico


Lupus Anticoagulant (LAC; il pannello di test può includere il test aPTT-LA sensibile, il test con veleno di vipera Russell diluito DRVVT e/o il test di neutralizzazione delle piastrine)

Pannello di esami volti ad accertare la presenza del LAC. Quando l’aPTT è allungato e vi sia il sospetto di sindrome da anticorpi antifosfolipidi per episodi trombotici e/o aborti ricorrenti

Se presente, indica una sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi


MTHFR (C677T e A1298C); analisi del DNA per l’identificazione della mutazione genetica

Omocisteina aumentata senza apparenti cause. La presenza della mutazione conferisce un aumento del rischio trombotico per l’aumento di omocisteina.


Proteina C (attività): test funzionale per valutare pazienti con episodi trombotici ricorrenti; può trattarsi di una carenza o disfunzione acquisita o ereditaria. La proteina C è implicata nella regolazione della coagulazione; una sua bassa attività è correla con l’aumento del rischio trombotico.


Proteina S (attività); test funzionale per valutare pazienti con episodi trombotici ricorrenti; può trattarsi di una carenza o disfunzione acquisita o ereditaria. La proteina S è un cofattore della proteina C ed è pertanto responsabile della regolazione della coagulazione. Una sua bassa attività aumenta il rischio trombotico.


Protrombina (G20210A); analisi del DNA; rileva la presenza di mutazioni genetiche. Episodi trombotici ricorrenti che si sospetti avere origine ereditaria. Se presenti, aumentano il rischio trombotico.


Presso il nostro laboratorio è possibile effettuare tutti questi test.


Inoltre presso il nostro laboratorio è possibile effettuare ad un prezzo speciale di € 30,00 i seguenti esami:


- antitrombina.

- tempo di protrombina INR.

- tempo di tromboplastina.

- fibrinogeno

- test del D-Dimero.

- omocisteina


PREZZO RISERVATO AGLI ISCRITTI ALLA NOSTRA NEWSLETTER !!!!


Dr. Rolando Di Santo

Specialista in Biochimica Clinica - Nutrizionista




 
 
 

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