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Linfociti alti e bassi: cause e cure

Immagine del redattore: MedicLab- Dr. R. Di SantoMedicLab- Dr. R. Di Santo


Che cosa sono i linfociti? Quali sono le possibili cause di linfocitosi (linfociti alti) o di linfocitopenia (linfociti bassi) nel sangue ? Quali sono i valori medi di riferimento dei linfociti ? In questo articolo cercheremo di rispondere con chiarezza ad alcune delle più comuni domande su questo particolare tipo di globuli bianchi.


Nella grande famiglia dei globuli bianchi rientrano anche i linfociti, cellule specializzate che svolgono un ruolo importantissimo nel sistema immunitario, in quanto aiutano a contrastare gli antigeni esterni in modo selettivo. Prodotti nel midollo osseo, i linfociti sono presenti in maniera preponderante nei tessuti linfatici, quindi nei linfonodi, nella milza e nel timo, dove hanno la possibilità di maturare e agire prontamente contro gli antigeni esterni. Considerato il loro ruolo è normale, soprattutto in presenza di un’infezione severa, registrare temporanei aumenti della quantità di linfociti, di solito non superiore al 5%, nel sangue. Di conseguenza l’incremento o la riduzione dei linfociti può essere spia di qualcosa che non va nell’organismo.


Linfociti: i valori medi di riferimento


I linfociti costituiscono solitamente il 20-50 per cento dei leucociti globali. Quindi, indipendentemente dal laboratorio di analisi, i valori normali di linfociti sono più o meno pari a 1500-3000 unità per mm3 di sangue.


Linfociti alti (linfocitosi): le possibili cause


Solitamente si parla di linfocitosi quando il numero dei linfociti supera le 4000 unità per microlitro di sangue. Un elevato numero di linfociti può essere indicativo di infezioni virali ma anche di infezioni batteriche intracellulari e patologie ben più gravi.

Più nello specifico tra le possibili cause di linfociti alti annoveriamo:

le infezioni virali come il morbillo, la parotite, la mononucleosi infettiva e il citomegalovirus, un’infezione tanto diffusa quanto rischiosa in gravidanza. Tra le malattie conseguenti a un’infezione virale rientra anche l’epatite A, una malattia infettiva acuta del fegato causata dal virus dell’epatite A;le infezioni batteriche come la meningite, la polmonite, la pertosse, la tubercolosi e il tifo nei casi più gravi, ma anche la tonsillite da streptococco o più semplicemente l’infezione di una ferita da stafilococco aureo;la colite ulcerosa, un’infiammazione che interessa gli strati superficiali della mucosa intestinale;il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale e provocare fastidiosissimi sintomi;il morbo di Addison, una rara malattia cronica che colpisce la corteccia delle ghiandole surrenali diminuendone o anche azzerandone la funzionalità;la tireotossicosi, una condizione in cui si verifica un eccesso di ormoni tiroidei nell’organismo;la toxoplasmosi;alcune patologie tumorali come la leucemia linfatica e il mieloma multiplo.


Linfociti bassi (linfocitopenia): le possibili cause


Per linfocitopenia si intende la riduzione del numero di linfociti nel sangue, di norma inferiore a 1000-1500 unità per microlitro negli adulti e a 2500 unità per microlitro nei bambini.

Quando il numero di linfociti è basso cresce notevolmente il rischio di ammalarsi poiché si riduce drasticamente la capacità del sistema immunitario di contrastare le infezioni. La carenza di linfociti nel sangue può essere causata da:

AIDS;patologie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico e la miastenia gravis, caratterizzata da un progressivo indebolimento dei muscoli;insufficienza cardiaca congestizia;insufficienza renale;sepsi o setticemia, una complicazione potenzialmente letale di un’infezione;stress;anemia aplastica;linfoma di Hodgkin;terapie con steroidi;cicli di radioterapia e chemioterapia;sindromi di immunodeficienza combinata come la malattia di Wiskott-Aldrich.

Considerato il numero piuttosto ampio delle possibili cause di linfociti bassi, le sole analisi del sangue potrebbero non essere sufficienti per una diagnosi certa. Di conseguenza, nella maggior parte dei casi, il medico potrebbe consigliare ulteriori accertamenti che, uniti all’emocromo completo con formula, aumentano la possibilità di individuare l’effettiva causa del problema.



Se sei curioso di sapere il tuo stato linfocitario basta eseguire un semplice emocromo presso il nostro laboratorio. Rimaniamo sempre a disposizione per l'interpretazione dei dati rilevati.


Dr. Rolando Di Santo

Specialista in Biochimica Clinica

 
 
 

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