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ESAMI SIEROLOGICI PER RICERCA ANTICORPI COVID-19 IgM e IgG

Immagine del redattore: MedicLab- Dr. R. Di SantoMedicLab- Dr. R. Di Santo


Questi test possono essere utilizzati come indagine complementare alla ricerca diretta di SARS-Cov-2 nel distretto orofaringeo e delle alte vie respiratorie, in pazienti senza sintomi di malattia (asintomatici), anche al fine di contribuire a prevenire la trasmissione del virus. Qualunque sia il risultato è necessario continuare a seguire le misure di contenimento previste dalla legge.


A cosa servono gli esami sierologici? I test servono a sapere se hai avuto o se hai in atto un’infezione da SARS-Cov-2. Questa infezione, infatti, può essersi presentata senza alcun sintomo o con lievi sintomi a cui potresti non aver dato importanza.

Cosa possono dire questi test? I test sierologici possono scoprire se sei venuto in contatto col virus, attraverso la misurazione degli anticorpi IgM e IgG nel sangue. Nel caso di un contatto, in linea generale, gli anticorpi IgA sono i primi a comparire, seguiti poi da IgM e da IgG.

Quando compaiono gli anticorpi IgM e IgG? Gli anticorpi IgM si sviluppano di norma a partire dal decimo giorno, seguiti subito dopo dagli anticorpi IgG che sono gli indicatori di una possibile immunizzazione contro il Covid-19. Per questo motivo la presenza di anticorpi IgM sono indicativi di una possibile infezione in corso, mentre la loro assenza, unitamente alla presenza degli anticorpi IgG, può essere indicativa di un’avvenuta presunta immunizzazione contro il Virus.

I test proposti da MedicLab: MedicLab propone i test per la misura di anticorpi Covid-19 nel sangue. I produttori dei test adottati da MedicLab dichiarano una sensibilità e specificità superiori al 95%, ricavati su popolazioni ben rappresentative. MedicLab consiglia sempre di far riferimento al proprio medico curante per l’interpretazione dei risultati degli esami e per una corretta gestione della propria specifica condizione.


Cosa succede quando le IgM e le IgG sono entrambe negative? Se le IgM e le IgG nel referto sono indicate come “negative” significa che non si è contratto l’infezione nei 7-10 giorni precedenti all’esecuzione di questo test, tuttavia potresti essere nel periodo di incubazione del virus se sei venuto in contatto con persone contagiose. Ciò significa che potresti essere stato infettato negli ultimi 7-10 giorni, ma non viene rilevato dai test come questo, perché – per le conoscenze attualmente disponibili – gli anticorpi si sviluppano almeno 7-10 giorni dopo il contagio.

Ricordiamo che ad oggi il test di conferma per la Covid-19 è il tampone, che viene eseguito con tecniche di biologia molecolare, attraverso la rete di laboratori identificata dal Ministero della Salute e secondo le indicazioni e prescrizioni delle autorità sanitarie.

Attenzione: nel caso in cui fossi nel periodo di incubazione, saresti contagioso.

Cosa succede quando le IgM sono positive? Se il risultato delle IgM è positivo (quindi nel referto le IgM sono indicate come “positive”) potrebbe essere necessario provvedere al test di conferma per la Covid-19 (tampone), facendo riferimento al proprio medico curante come previsto dalle autorità sanitarie locali. Il risultato positivo in ogni caso non può predire il decorso dell’infezione e la sua evoluzione.

Cosa succede quando le IgG sono positive e le IgM negative? Se il risultato delle IgG è positivo (quindi nel referto le IgG sono indicate come “positive”) e quello delle IgM negativo, è plausibile che sia avvenuta un’immunizzazione contro il virus della Covid-19. Anche in questo caso MedicLab consiglia di fare riferimento al proprio medico curante, poichè non si può escludere totalmente una residua infettività.

Quando ripetere il test? In caso di negatività di tutti i tipi di anticorpo, un'eventuale ripetizione è a discrezione del medico curante.


Per questa ed altre informazioni contattaci allo 0873 371968 - cell. 347-4063428.


Dr. Rolando Daniele Di Santo - Specialista in Biochimica Clinica


 
 
 

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