top of page

COME DISTINGUERE LE ALLERGIE DAL COVID?

Immagine del redattore: MedicLab- Dr. R. Di SantoMedicLab- Dr. R. Di Santo


Nel periodo primaverile le allergie da pollini colpiscono alcuni milioni di persone (tra il 10 ed il 20% dei cittadini).

In questo momento particolare in cui imperversa il Covid il sovrapporsi delle patologie allergiche potrebbe complicare alquanto la diagnosi.

I sintomi particolari dovuti alle allergie da pollini sono: raffreddore “acquoso” e lacrimazione profusa che non sono tipiche dell’infezione da Covid; mentre la congiuntivite e la tosse sono sintomi in comune.

Ma nelle forme allergiche non si ha la febbre che è invece quasi costante nell’infezione virale.

I pollini che scatenano più frequentemente fenomeni allergici sono quelli delle graminacee, come gramigna, frumento, segale, orzo, e poi quelli di olivi, faggi, betulle e cipressi. La mascherina chirurgica può diminuire l’inalazione di pollini e quindi diminuire i sintomi (i pollini sono più “grossi” dei virus).

Oltre al mondo vegetale, causano forti reazioni allergiche anche gli acari, appartenenti alla classe degli aracnidi, che si nutrono di polvere e forfora che spesso si trovano nelle abitazioni, soprattutto nei materassi.

Un'allergia particolarmente diffusa tra le donne è quella al nichel che si manifesta per lo più con arrossamenti e bruciori della pelle quando questa entra in contatto con gioielli o altri oggetti contenenti nichel. Da ricordare però che il nichel è presente anche in numerosi cibi come il cioccolato, i pomodori, gli spinaci e gli anacardi, quindi attenzione perché in questo caso la reazione allergica potrebbe manifestarsi in maniera differente dal semplice arrossamento con la zona di contatto.

Mediante semplici esami del sangue preso il nostro Laboratorio di analisi Mediclab è possibile individuare e comprendere quali sostanze creano la patologia allergica, tenendo conto che è possibile anche individuare più sostanze a cui si è allergici contemporaneamente.



 
 
 

Comments


bottom of page