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TEMPO DI PROTROMBINA : cosa è, cosa significa

Immagine del redattore: MedicLab- Dr. R. Di SantoMedicLab- Dr. R. Di Santo

La protrombina, o fattore II, è una proteina sintetizzata dal fegato e contenuta all’interno del sangue: svolge una fondamentale funzione all’interno del processo di coagulazione.

Per capire la sua funzione è necessario spiegare le fasi dell’emostasi. A seguito della rottura di un vaso sanguigno, il tessuto endoteliale, cioè il rivestimento interno di vene e arterie, rilascia delle sostanze che fanno partire la reazione di emostasi.


1. fase vascolare: i vasi sanguigni si restringono per far diminuire l’afflusso di sangue e quindi l’emorragia, permettendo al corpo di chiudere più facilmente la ferita perdendo meno sangue durante le fasi di emostasi;

2.fase piastrinica: le piastrine, presenti nel sangue, vengono attirate dalle sostanze rilasciate dall’endotelio danneggiato e aderiscono ai margini della ferita, formando il cosiddetto trombo bianco. Quando aderiscono si disgregano, rilasciando i granuli contenuti al loro interno, ricchi di enzimi che favoriscono la creazione di un coagulo solido;

3. fase coagulativa: si forma il coagulo di fibrina. La fibrina è una sostanza che deriva dal fibrinogeno, una proteina che si trova nel sangue in forma inattiva. Viene attivata dagli enzimi per generare la fibrina, una vera e propria rete che salda il coagulo e ferma l’emorragia. L’enzima più importante che permette al fibrinogeno (inattivo) di diventare fibrina (attiva) è la trombina (attiva) che deriva dalla protrombina (inattiva);

4.fase fibrinolitica: quando il tessuto dei vasi è stato riparato, vengono rilasciate sostanze che sciolgono il coagulo e la circolazione sanguigna prosegue normalmente.


È molto importante che tutti i fattori coinvolti nella emostasi e soprattutto nella fase di coagulazione siano inattivi quando non c’è bisogno di coagulare il sangue. Quando il delicato equilibrio chimico che governa la coagulazione è difettoso, si hanno malattie della coagulazione del sangue che possono portare ai due casi opposti: il sangue coagula troppo poco o non coagula (come nel caso dell’emofilia), o viceversa il sangue coagula troppo (in quel casi si hanno le trombosi).

I valori della protrombina sono uno dei dati che vengono ricercati quando si sospettano problemi legati alla coagulazione.


Per chi non assume farmaci, i valori normali sono da compresi nei seguenti intervalli:

tempo di protrombina: fra 11 e 13,5 secondi INR: fra 0.8 e 1.1


Per chi assume anticoagulanti, si valuta l’INR, il cui valore normale sarà più elevato, solitamente fra 2.0 e 3.0


Data la grande differenza fra i valori normali di chi assume anticoagulanti e chi non ne assume, è sempre importante riferire al medico che leggerà le analisi del sangue se stiamo seguendo terapie anticoagulanti o se prendiamo altri tipi di farmaci.

Il tempo di protrombina e molte delle reazioni legate alla coagulazione sono legate a proteine che dipendono dalla vitamina K per svolgere la loro funzione regolarmente. Ogni farmaco, sostanza o integratore che modifichi i livelli di vitamina K andrà a modificare anche i risultati delle analisi del sangue.


Per qualsiasi informazione su questo e altri test non esitare a contattarci all'indirizzo info@mediclab.it o allo 0873 907350 o su whatsapp al 3474063428


Dr. Rolando Di Santo

Specialista in Biochimica Clinica

 
 
 

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